Efficienza energetica e rinnovabili: pubblicato il nuovo Conto Termico 2025
Il 26 settembre 2025, nella Gazzetta Ufficiale n. 224, è stato pubblicato il nuovo Decreto Ministeriale del 7 agosto 2025, che ridefinisce e rilancia il sistema di incentivazione per piccoli interventi volti a migliorare l’efficienza energetica e a promuovere la produzione di calore da fonti rinnovabili.
Il provvedimento rappresenta un’evoluzione del precedente Conto Termico 2.0, introdotto nel 2016, aggiornandone i criteri alla luce delle innovazioni tecnologiche e dei mutamenti del mercato.
Le principali novità del nuovo decreto
Il nuovo schema di incentivazione stabilisce un tetto massimo di spesa annua pari a 900 milioni di euro, suddivisi in 400 milioni per le Pubbliche Amministrazioni e 500 milioni per i soggetti privati. Rispetto alla versione precedente, il decreto si caratterizza per alcune modifiche sostanziali:
- Maggiore semplicità nell’accesso al sistema di incentivi;
- Ampliamento dei beneficiari, includendo nuove categorie di soggetti;
- Aggiornamento delle tipologie di interventi ammessi, con una revisione delle spese ammissibili e l’inclusione delle ultime soluzioni tecnologiche disponibili.
Inoltre, è stato rafforzato il sostegno per gli interventi nel settore terziario.
Estensione dei beneficiari e nuovi interventi incentivati
Una delle innovazioni più rilevanti è l’equiparazione degli enti del Terzo Settore alle pubbliche amministrazioni, rendendoli a tutti gli effetti eleggibili per gli incentivi. Contestualmente, sono stati adeguati i massimali di spesa, sia in termini specifici sia assoluti, per riflettere i cambiamenti dei costi di mercato.
Un altro aspetto significativo riguarda l’ampliamento del raggio d’azione: gli interventi di efficienza energetica, prima limitati agli edifici della PA, potranno ora essere realizzati anche su edifici non residenziali di proprietà privata.
Accanto alle attività già previste – come l’installazione di sistemi di isolamento termico, pompe di calore, e collettori solari – il nuovo decreto estende il supporto a:
- Impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo;
- Colonnine di ricarica per veicoli elettrici, a condizione che siano installate insieme alla sostituzione dell’impianto termico con pompe di calore elettriche.
Contributi fino al 100% per edifici pubblici e strutture sanitarie
L’entità del contributo riconosciuto copre in media il 65% delle spese ammissibili, con possibilità di raggiungere il 100% nei casi riguardanti:
- Edifici pubblici situati in comuni con meno di 15.000 abitanti;
- Scuole statali;
- Ospedali e strutture sanitarie pubbliche, comprese le residenze sanitarie assistenziali.
Comunità Energetiche e nuovi strumenti di accesso
Il decreto introduce anche l’opportunità, per soggetti pubblici e privati, di partecipare a iniziative di autoconsumo collettivo o di aderire a Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) per accedere agli incentivi.
Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE), incaricato della gestione operativa del sistema, avrà 60 giorni di tempo dalla data di entrata in vigore del decreto (fissata al 25 dicembre 2025) per aggiornare il portale informatico e renderlo conforme alle nuove disposizioni.
Regime transitorio: cosa succede fino al 25 dicembre 2025
Come stabilito dall’art. 30 del decreto, fino al 24 dicembre 2025 continuerà a valere il Conto Termico 2.0 (D.M. 16 febbraio 2016). Questo riguarda:
- Tutte le richieste presentate prima della data di entrata in vigore del nuovo decreto;
- Le prenotazioni approvate dal GSE per la PA, se i lavori non risultano ancora conclusi entro il 25 dicembre 2025;
- Gli interventi della PA che prevedono la sostituzione di impianti esistenti con caldaie a condensazione, a patto che il relativo contratto sia stato firmato prima del 1° gennaio 2025. In questi casi, l’istanza dovrà comunque essere presentata entro il 25 dicembre 2026.