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Condono 2018/2022: potrebbe essere conveniente pagare la prima rata subito.

21 Ott di Antonio Maddalena

Condono 2018/2022: potrebbe essere conveniente pagare la prima rata subito.

Con la risoluzione n. 50 del 17 ottobre 2023, l’Agenzia delle Entrate ha istituito i codici tributo per il versamento delle imposte sostitutive dovute in seguito all’adesione al regime di ravvedimento previsto dall’art. 2-quater del D.L. 113/2024. Tale ravvedimento è legato alla proposta di concordato preventivo biennale, che deve essere accettata entro il 31 ottobre 2024.

Il pagamento delle imposte può riguardare gli anni dal 2018 al 2022 e può essere effettuato in un’unica soluzione entro il 31 marzo 2025 oppure ratealmente, fino a un massimo di 24 rate mensili con interessi legali a partire dal 31 marzo 2025. In caso di pagamento rateale, l’adesione si perfeziona solo con il pagamento di tutte le rate. Il pagamento in ritardo di una rata (diversa dalla prima) entro la scadenza della successiva non comporta la perdita del beneficio della rateazione, ma non è previsto alcun rimborso in caso di decadenza dal regime rateale.

Si attende un provvedimento che specifichi i termini e le modalità per la comunicazione delle opzioni di adesione, inclusi gli anni e le imposte coperte, poiché la sanatoria non deve necessariamente coinvolgere tutte le annualità o includere sia le imposte sul reddito che l’IRAP. Tuttavia, l’Agenzia delle Entrate ha autorizzato comunque il versamento.

È importante notare che il ravvedimento non si perfeziona se il pagamento, sia in unica soluzione che della prima rata, avviene dopo la notifica di processi verbali di constatazione o atti di accertamento di cui all’art. 6-bis della L. 212/2000, o atti di recupero di crediti inesistenti. Per il solo periodo d’imposta 2018, il ravvedimento non si perfeziona se questi atti sono stati notificati prima dell’entrata in vigore della legge di conversione del decreto omnibus.

Il pagamento delle somme dovute, anche solo della prima rata, mette al riparo i contribuenti da rettifiche sul reddito d’impresa o di lavoro autonomo ai sensi dell’art. 39 del D.P.R. 600/1973 e dall’art. 54 del D.P.R. 633/1972. Tale comportamento potrebbe essere utile soprattutto per coloro che hanno particolari problematiche da sanare, giocano d’anticipo su eventuali atti di accertamento. Tuttavia, queste protezioni decadono in caso di decadenza dal concordato preventivo biennale, misure cautelari o rinvio a giudizio per determinati reati.

Singolare è il fatto che gli interessi sulle rate siano calcolati solo a partire dal 31 marzo 2025. Questo implica che, se il pagamento rateale inizia il 31 ottobre 2024, sulle rate fino al 31 marzo 2025 non siano dovuti interessi.

Infine, i contribuenti che aderiscono al concordato preventivo biennale vedono prorogati i termini di accertamento per le annualità oggetto di ravvedimento al 31 dicembre 2027.