PEC Amministratori: Comunicazione Obbligatoria entro il 30 Giugno 2025

5 Giu di Antonio Maddalena

PEC Amministratori: Comunicazione Obbligatoria entro il 30 Giugno 2025

📌 Scadenza PEC: cosa cambia per gli amministratori

Entro il 30 giugno 2025, tutti gli amministratori delle società dovranno comunicare il proprio domicilio digitale (PEC) al Registro delle Imprese. Questo nuovo obbligo arriva con la Legge di Bilancio 2025, e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha fissato le regole operative già da marzo.

🧑‍💼 Chi è obbligato a comunicare la PEC?

A partire dal 1° gennaio 2025, le nuove imprese dovranno fornire la PEC degli amministratori al momento dell’iscrizione al Registro delle Imprese.

Per le società già registrate prima di questa data, la comunicazione sarà richiesta:

  • In caso di nuova nomina o rinnovo di amministratori;
  • In caso di nomina di un liquidatore.

Ma attenzione: in ogni caso la scadenza ultima resta il 30 giugno 2025.

❌ Chi è escluso?

Non tutte le società devono rispettare questo obbligo. Le esenzioni includono:

  • Società semplici (salvo quelle agricole);
  • Società di mutuo soccorso;
  • Consorzi e società consortili, anche con attività esterna.

📮 Un indirizzo PEC per ogni amministratore

Il domicilio digitale va comunicato per ogni singolo amministratore, non per l’organo amministrativo nel suo complesso.

Se ci sono più amministratori (organo collegiale), ognuno deve avere la propria PEC personale. L’obbligo si estende anche ai liquidatori, indipendentemente da come sono stati nominati.

Un punto chiave: la PEC dell’amministratore non può coincidere con quella dell’impresa. Serve un contatto diretto, unico e personale, accessibile anche da chi ha legittimo interesse.

Se un amministratore ricopre ruoli in più società, può:

  • Usare la stessa PEC per tutte;
  • Oppure attivare PEC differenti per ciascuna, in base alle necessità.

💸 Niente bolli, ma attenzione alle sanzioni

La buona notizia? Non ci sono costi di bollo o diritti di segreteria per comunicare la PEC degli amministratori.

Ma occhio alle conseguenze:

  • Se manca la PEC, l’iscrizione o il rinnovo dell’amministratore viene sospeso;
  • L’impresa ha 30 giorni per regolarizzare, altrimenti la domanda viene respinta;
  • In caso di omissione, si applicano le sanzioni dell’art. 2630 del Codice Civile: da 103€ a 1.032€;
  • Se si rimedia entro 30 giorni, si paga solo un terzo della multa.