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Registro centralizzato Ue per combattere il riciclaggio.

28 Feb di Antonio Maddalena

Registro centralizzato Ue per combattere il riciclaggio.

Il nuovo approccio europeo nella lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo sta per diventare realtà con l’introduzione della sesta direttiva antiriciclaggio. Questo documento strategico, in attesa di pubblicazione ufficiale sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea entro l’estate, prevede una serie di innovazioni significative. Tra queste, spiccano la creazione di un registro centralizzato nazionale per gli immobili, che dovrà includere dettagli sui proprietari, e un analogo registro a livello UE per i titolari di conti correnti, cassette di sicurezza e asset in criptovalute.

Queste misure nascono dalla consapevolezza che gli immobili rappresentano una risorsa preziosa per i criminali che intendono riciclare il frutto delle loro attività illecite. L’obiettivo è chiaro: rendere trasparente la proprietà effettiva degli immobili, facilitando così l’identificazione di operazioni sospette da parte delle Unità di Informazione Finanziaria (UIF) e altre autorità competenti. La direttiva sottolinea l’importanza di un accesso immediato e senza ostacoli a informazioni dettagliate e aggiornate, che includano dati storici relativi ad almeno i cinque anni precedenti.

Le informazioni richieste spaziano dalle caratteristiche fisiche e geografiche delle proprietà ai dettagli legali e fiscali dei proprietari, siano essi persone fisiche, entità giuridiche o trust. Viene inoltre richiesta una documentazione approfondita riguardante i vincoli e le transazioni passate, inclusi i prezzi di acquisto e le eventuali ipoteche o restrizioni.

Parallelamente, l’Europa si appresta a implementare un registro centralizzato che metterà a disposizione delle autorità competenti i nomi dei titolari di conti bancari, cassette di sicurezza e criptovalute, al fine di agevolare le indagini su riciclaggio e finanziamento del terrorismo. La direttiva evidenzia l’importanza di superare gli ostacoli che rallentano l’accesso a queste informazioni critiche, proponendo soluzioni automatizzate e centralizzate per una maggiore efficienza.

Inoltre, gli Stati membri sono chiamati a garantire un accesso libero e diretto ai registri dei titolari effettivi, senza preavvisi che potrebbero compromettere le indagini. Questo accesso esteso riguarderà una vasta gamma di autorità, inclusi gli organi di stampa, riconoscendo il loro ruolo nell’esporre potenziali illeciti.