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Superbonus, all’orizzonte ulteriori restrizioni.

9 Mag di Antonio Maddalena

Superbonus, all’orizzonte ulteriori restrizioni.

Il governo italiano ha pianificato modifiche significative al sistema del Superbonus, come delineato in un emendamento governativo che sarà presentato venerdì 10 maggio 2024. L’emendamento prevede la cessazione della vendita dei crediti a rischio di usura e propone una diluizione delle detrazioni su un arco di 10 anni, senza applicare la retroattività.

L’emendamento introduce anche nuovi controlli da parte dei comuni sui lavori che beneficiano del Superbonus, consentendo loro di trattenere il 50% delle somme recuperate. Inoltre, sarà creato un fondo ad hoc per supportare progetti nel settore del terzo settore.

Il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha chiarito che non saranno considerate le proposte di emendamento parlamentare volte ad estendere ulteriormente le deroghe. Ha inoltre sottolineato la necessità di limitare la vendita dei crediti di imposta, definendola una forma di creazione di moneta parallela. Allo stesso tempo, ha riconosciuto le difficoltà di alcuni enti, come quelli del terzo settore, nell’utilizzare le detrazioni, annunciando la creazione di un fondo specifico per aiutarli.

L’emendamento proporrà anche di eliminare la possibilità per i beneficiari di cedere i crediti d’imposta non ancora utilizzati e di limitare le modalità con cui questi crediti possono essere compensati, in particolare per proteggere le entrate previdenziali.

La discussione dell’emendamento seguirà un calendario preciso, con la presentazione dei sub-emendamenti entro lunedì, seguita dall’avvio della discussione in Aula mercoledì pomeriggio.

L’introduzione di cambiamenti retroattivi al sistema del Superbonus ha suscitato preoccupazioni tra gli stakeholder, come evidenziato da una nota congiunta di Abi e Ance, che hanno espresso il bisogno di certezze e di rafforzare la fiducia nel sistema.

In generale, queste modifiche mirano a regolamentare più strettamente l’uso del Superbonus e a garantire un supporto più mirato a specifici settori e situazioni di necessità, come quelle delle aree colpite da terremoti o dei cittadini affetti da gravi disabilità.