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Prescrizione ridotta di due anni se tutti gli incassi e pagamenti sono tracciati, anche per i forfettari.

9 Apr di Antonio Maddalena

Prescrizione ridotta di due anni se tutti gli incassi e pagamenti sono tracciati, anche per i forfettari.

Dal primo giorno dell’anno 2024, ogni contribuente sotto il regime forfettario sarà tenuto a emettere fatture elettroniche. Questo cambiamento, però, non deve essere visto come un fardello aggiuntivo. Infatti, da quando questa regola è stata estesa a tutti, le difficoltà iniziali sono state superate e ora i vantaggi sono alla portata di tutti i contribuenti forfettari.

Tra i benefici, c’è la possibilità di godere di una riduzione dei termini di accertamento fiscale di due anni rispetto ai canonici cinque, grazie a quanto previsto dall’articolo 3 del Decreto Legislativo n. 127 del 5 agosto 2015. In particolare, questa opportunità è disponibile sia per chi esercita arti e professioni sia per le imprese, a condizione che assicurino la tracciabilità dei pagamenti effettuati e ricevuti per importi superiori ai 500 euro, influenzando così sia l’IVA sia le imposte sui redditi.

L’accesso a questa agevolazione è indipendente sia dai risultati ottenuti dagli Indici Sintetici di Affidabilità (ISA) sia dall’accettazione di un reddito concordato. Quindi, anche un contribuente con un punteggio ISA inferiore a 8 può beneficiare di questa riduzione dei termini di accertamento.

Per accedere a questo vantaggio, però, sono necessarie tre condizioni: la tracciabilità dei pagamenti sopra i 500 euro, la comunicazione all’Agenzia delle Entrate della volontà di usufruire di questa agevolazione tramite il Modello Redditi, specificamente nel quadro RS, e infine la certificazione dei corrispettivi attraverso l’emissione di fatture elettroniche. Quest’ultimo punto implica anche per i commercianti al dettaglio l’obbligo di invio telematico dei corrispettivi all’Agenzia delle Entrate.

Con l’introduzione obbligatoria delle fatture elettroniche dal 1° gennaio 2024 per i contribuenti forfettari, questi ultimi possono sfruttare l’agevolazione menzionata, dovendo però comunicare questa scelta nell’ambito del Modello Redditi 2025. Coloro che, invece, hanno già dovuto adottare la fatturazione elettronica dal 1° luglio 2022 per via di ricavi o compensi superiori a 25.000 euro nel 2021, potranno godere di questo beneficio già dalla dichiarazione dei redditi del 2024, da presentare entro il 15 ottobre 2024, presupponendo che l’intero fatturato del 2023 sia documentato tramite fatture elettroniche.